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Sigma e il sensore Foveon full-frame: sogno o realtà? Le ultime dichiarazioni del CEO Kazuto Yamaki

Sigma lavora da quasi un decennio sullo sviluppo del suo sensore Foveon full-frame, ma il progetto sembra essere ancora lontano dall’arrivare sul mercato. A confermarlo è stato il CEO Kazuto Yamaki, che in un’intervista rilasciata a Petapixel prima del CP+ 2025 di Yokohama ha spiegato che il dispositivo è ancora in fase di sviluppo, senza però sbilanciarsi su un possibile lancio ufficiale.

Il sensore Foveon full-frame è ancora in ritardo

Yamaki ha ribadito che il team di ingegneri Sigma continua a lavorare sul progetto, ma ogni nuovo prototipo presenta nuove sfide tecniche.

“Ci stiamo ancora lavorando. Sfortunatamente, sta richiedendo molto più tempo del previsto. Ogni volta che realizziamo un nuovo prototipo, emergono problemi tecnici, ma stiamo facendo progressi, anche se lentamente”

Questa dichiarazione segue un aggiornamento del 2024, quando Sigma si aspettava di avere un nuovo prototipo pronto per la metà dell’anno. Il CEO non ha confermato se quel modello sia mai arrivato a una fase avanzata di test.

Quando gli è stato chiesto se Sigma fosse ancora determinata a lanciare una fotocamera con sensore Foveon full-frame, Yamaki ha risposto in modo vago:

“Faremo del nostro meglio.”

Un progetto che dura da quasi 10 anni

Sigma ha annunciato per la prima volta lo sviluppo di un sensore Foveon full-frame nel 2016 e, da allora, i progressi sono stati più lenti del previsto. Il progetto ha richiesto modifiche alla struttura dei pixel e a un nuovo processo di produzione, che continua a rappresentare una sfida.

Nel corso degli anni, Yamaki è stato trasparente sull’evoluzione dello sviluppo, un atteggiamento raro nel settore della fotografia.

“I nostri clienti stanno aspettando pazientemente. Dobbiamo essere aperti e onesti con loro.”

Anche nel 2025, il CEO di Sigma non garantisce che il sensore vedrà mai la produzione di massa.

Foveon è ancora un’opzione valida nel mercato attuale?

Il sensore Foveon ha sempre avuto caratteristiche uniche rispetto ai sensori Bayer tradizionali, offrendo:

  • Maggior risoluzione effettiva
  • Fedeltà dei colori superiore
  • Maggiore nitidezza senza interpolazione

Gli ultimi modelli Foveon soffrivano di consumi energetici elevati e una forte dipendenza da un software proprietario poco ottimizzato. Oggi, grazie ai progressi in termini di processori e supporto DNG, alcuni di questi problemi potrebbero essere risolti.

Ma la domanda è: un sensore Foveon full-frame è ancora rilevante oggi?

Negli ultimi 10 anni, i tradizionali sensori Bayer hanno fatto passi da gigante, arrivando a risoluzioni di 60 megapixel con una gamma dinamica e una qualità d’immagine che rendono difficile giustificare l’attesa per il Foveon. Se il nuovo sensore Sigma non superasse nettamente le prestazioni degli attuali sensori full-frame, il suo impatto sul mercato potrebbe essere minimo.

Sigma riuscirà mai a lanciare un sensore Foveon full-frame?

L’idea di un sensore Foveon con qualità da medio formato in un corpo full-frame è intrigante, ma la lunga gestazione del progetto e le difficoltà tecniche sollevano dubbi sulla sua reale fattibilità.

Se Sigma riuscirà a risolvere le criticità e a superare le attuali soluzioni Bayer, potrebbe finalmente rivoluzionare il mercato. Ma per ora, i fotografi devono ridimensionare le aspettative e accettare che il Foveon full-frame rimane un sogno ancora lontano.

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