Panasonic ha lanciato la nuova G97, una fotocamera Micro Quattro Terzi dal prezzo competitivo di 749 euro per il solo corpo macchina. Sebbene la presentazione sia stata anticipata da voci di corridoio, la realtà delle innovazioni proposte lascia spazio a qualche perplessità. Il nuovo modello, che raccoglie l’eredità della G91, si presenta con aggiornamenti interessanti ma limitati, soprattutto se confrontati con le aspettative dei fotografi più esigenti.
Le novità: piccoli miglioramenti, ma niente di rivoluzionario
La più evidente innovazione è l’introduzione della porta USB-C, che diventerà obbligatoria dal 2025 per i dispositivi elettronici nell’UE. Panasonic ha optato per il vecchio standard USB 2.0, limitando le possibilità di utilizzo: la fotocamera non può essere alimentata o caricata durante il funzionamento. Una scelta che, in un’era di streaming e lunghe sessioni video, appare poco lungimirante.
Lo schermo migliorato, con una risoluzione di 1,84 milioni di pixel (rispetto agli 1,04 milioni della G91), è invece un bel passo avanti. È orientabile e richiudibile, caratteristiche fondamentali per chi registra video o scatta in posizioni insolite. L’aggiunta di una cornice rossa attorno al display durante le riprese video e il supporto al formato verticale per i video sono dettagli che strizzano l’occhio ai content creator, ma forse non abbastanza per fare davvero la differenza.
Un’altra novità è il Bluetooth 5.0, che migliora la connettività. È stato aggiunto un pulsante dedicato al trasferimento immagini sullo smartphone, anche se rimane poco chiaro dove sia posizionato, vista la mancanza di dettagli nelle immagini ufficiali.
Tecnologia consolidata ma senza evoluzioni
Dal punto di vista tecnico, la G97 rimane sostanzialmente identica alla G91. Troviamo il solito sensore Micro Quattro Terzi da 20 megapixel, il mirino elettronico da 2,36 milioni di pixel, la stabilizzazione d’immagine su 5 assi e la registrazione video in 4K a 30 fps. Il mancato aggiornamento dell’autofocus, che resta a contrasto senza rilevamento di fase, è un’occasione persa. Con il mercato in continua evoluzione, un autofocus più avanzato avrebbe fatto guadagnare alla G97 punti preziosi.
Prezzo e considerazioni finali
Con un prezzo di 749 euro per il corpo macchina e un’opzione kit con il Panasonic 12-60mm f/3.5-5.6 a 949 euro, la G97 si posiziona in una fascia entry-level avanzata. Considerando che la G91 è ancora disponibile a un prezzo compreso tra 600 e 650 euro, la differenza di costo non sembra giustificata dai pochi miglioramenti introdotti.
La G97 è una fotocamera valida per chi cerca un modello solido con una buona dotazione di base, ma manca quel qualcosa in più che la renderebbe davvero competitiva nel mercato attuale. Per chi possiede già la G91 o un modello simile, l’aggiornamento appare poco significativo, a meno che le specifiche minime richieste dalle nuove normative UE non diventino un fattore determinante. Panasonic sembra voler giocare sul sicuro, ma forse avrebbe dovuto osare di più per stupire davvero.