Macrofotografia: La Guida Completa
Sei interessato alla macrofotografia? Sei affascinato dal poter vedere nel dettaglio oggetti che difficilmente apprezzeresti ad occhio nudo? Vuol dire che ti piace la fotografia macro! Ma cosa significa macro in fotografia?
Questa guida di Fotografia Moderna ti aiuterà a capire come funziona questo splendido mondo, quali sono le attrezzature necessarie e in pochi minuti riuscirai subito a scattare foto macro!
Cosa significa macrofotografia?
La macrofotografia non è nient’altro che l’acquisizione di immagini di dimensioni molto piccole, soggetti microscopici come insetti o anche fiori, è quella branca della fotografia che ti permette di esplorare i dettagli del mondo in cui viviamo.
Una volta era molto difficile praticare la fotografia macro per via dell’accessibilità alle attrezzature molto costose, ora con l’arrivo delle nuove tecnologie anche con una semplice reflex entry level si riesce a scattare foto macro. Si può chiamare anche “micro“, sono accettati entrambi i modi anche se letteralmente hanno significato opposto, in fotografia si riferiscono tutte e due alla stessa cosa, far sembrare grande un oggetto piccolo.
Per essere corretti, vi ricordiamo che la vera macrofotografia viene eseguita tramite obiettivi appositi che hanno la capacità di ingrandimento di almeno 1:1.
La differenza principale nelle immagini prodotte dalla macrofotografia alla fotografia ravvicinata è il grado di ingrandimento e grado di dettaglio che può essere catturato. Nella fotografia macro l’utilizzo di una lente macro renderà visibile anche i dettagli più minuscoli, nella fotografia ravvicinata invece verranno resi solamente più grandi gli oggetti piccoli. Questo tipo di fotografia si può eseguire in 3 modi:
- Utilizzando obiettivi già in possesso
- Con filtri d’ingrandimento
- Acquistando obiettivi dedicati
Attrezzatura per la fotografia macro
La fotografia lo sappiamo, può essere tanto bella quanto costosa e proprio in questo caso ne vediamo una sfaccettatura abbastanza netta, fare fotografie macro con una reflex digitale qualsiasi ti farà ottenere dei risultati accettabili, basta selezionare la modalità di scatto sulla fotocamera. Se invece vuoi ottenere un risultato degno di nota dovrai essere disposto a spendere qualcosa in più per l’attrezzatura.
Nelle reflex la modalità “macro” non fa altro che mettere a fuoco un oggetto ravvicinato con un leggero ingrandimento, ma la qualità finale dello scatto in questo caso sarà merito della fotocamera DSLR e dell’obiettivo utilizzato.
Quindi se stai iniziando a considerare questo tipo di fotografia, puoi provare con una reflex e questa modalità solo per iniziare a registrare soggetti molto piccoli e far risaltare i dettagli senza fare investimenti iniziali onerosi. È un modo gratuito innanzitutto per capire se la fotografia macro ti piace veramente.
Ma cosa fare se si vuole fare un passo avanti?
Parliamo ora della lente da utilizzare, puoi utilizzare gli obiettivi che già possiedi o aggiungere un’attrezzatura che espande la capacità dei tuoi obiettivi esistenti o ancora meglio acquistare obiettivi dedicati appositamente alla fotografia macro. Le tue scelte dipenderanno soprattutto dal budget a disposizione.
Distanza minima di messa a fuoco
La distanza minima di messa a fuoco (MFD) rappresenta il limite più vicino entro cui un obiettivo è in grado di focalizzare nitidamente un soggetto. Questa distanza si misura a partire dal piano focale, identificato da un segno sul corpo della macchina fotografica, che corrisponde alla posizione del sensore o della pellicola. Tuttavia, la distanza effettiva tra l’obiettivo e il soggetto, conosciuta come distanza di lavoro o operativa, tende ad essere inferiore rispetto alla MFD.
Una distanza di lavoro troppo breve può causare disturbo al soggetto o impedire il corretto passaggio della luce, risultando in ombre indesiderate. Per evitare ciò, è consigliabile mantenere una distanza di lavoro minima di circa 15 centimetri. Gli obiettivi con una lunghezza focale più lunga offrono il vantaggio di una maggiore distanza di lavoro rispetto a quelli con lunghezze focali più brevi.
Consigli per la fotografia macro
Hai capito ora le potenzialità della macro fotografia? Vediamo ora quali sono i metodi per arrivare a scattare foto macro, sia con obiettivi che già possediamo sia con strumenti nuovi con questi consigli.
Invertire la lente
Se possiedi una lente fissa da 50mm hai le basi per una fotografia macro, la tecnica della lente inversa è esattamente ciò che puoi sembrare, rimuovi il tuo obiettivo da 50mm e giralo in modo che il lato anteriore dell’obiettivo sia rivolto verso la fotocamera.
Se hai una mano ferma puoi tenere l’obiettivo addirittura anche così ma è una tecnica che noi sconsigliamo vivamente visto che aumenta il rischio di intrusione della polvere e dopo pulire l’obiettivo della reflex diventa un passaggio rognoso in più. Piuttosto è possibile acquistare adattatori filettati che mantengono l’obiettivo invertito sulla fotocamera, si chiamano “anelli di inversione” e si trovano facilmente anche su Amazon.
Si trovano ad un costo bassissimo, anche inferiore alla decina di euro, per questo ci sembra surreale dover tenere un obiettivo con le mani con il rischio di compromettere la stabilità e la pulizia della lente, eppure è una tecnica abbastanza diffusa.
Ma come funziona la tecnica della lente inversa? Nella lente da 50mm la luce viene focalizzata da lontano, riducendo l’immagine catturata dal sensore digitale. Quando si inverte l’obiettivo accade il contrario, l’immagine viene ingrandita quasi a grandezza naturale. Questa tecnica funziona solo con obiettivi primari ma di solito viene utilizzata proprio con i 50mm e i 35mm dove si ottengono i migliori risultati.
Usa due obiettivi invertendone uno
Questa tecnica si ottiene utilizzando un obiettivo aggiuntivo ad un 50mm, si mettono entrambi per creare una potente impostazioni macro. È nota anche come “doppia lente inversa” e funziona proprio come prima solo che l’ingrandimento risulterà maggiore.
Per unire i due obiettivi basterà comprare un “anello di accoppiamento”, se i due obiettivi hanno lo stesso diametro del filtro non ci saranno problemi ma se è differente basterà comprare anche un “anello intermedio” per farli corrispondere.
Quindi in sostanza, basta fissare l’obiettivo principale alla fotocamera e invertire l’obiettivo da 50mm alla fine, fissato con l’anello di accoppiamento. Questa tecnica è una configurazione eccezionalmente potente in quando ingrandimento, ma la nitidezza sarà molto difficile da ottenere a mano libera, l’utilizzo di un cavalletto è obbligatorio.
Utilizzando i tubi di estensione
Un’altra tecnica per adattare la fotocamera alla fotografia macro è tramite i tubi di prolunga, ovvero cavi distanziali fissati tra l’obiettivo e il supporto della fotocamera in modo da aumentare l’estensione dell’obiettivo.
In questi tubi non esiste un’ottica, quindi il loro effetto dipende interamente dalla capacità di cambiare la distanza di messa a fuoco dell’obiettivo. Più è lungo il tubo di prolunga, più ci si avvicina ad un soggetto mettendo a fuoco più verrà effettuato l’ingrandimento finale.
Questi tubi di prolunga vengono spesso venduti in gruppi di tre di varie dimensioni, ogni tubo può essere usato da solo o collegato a uno o più tubi aggiuntivi per una maggiore lunghezza.
Il tipo di tubo più economico è un semplice distanziale che non mantiene una connessione elettrica tra l’obiettivo e il corpo della fotocamera. Al contrario i tubi prolunga più costosi possiedono anche i contatti elettrici per far comunicare l’obiettivo con la fotocamera, rendendo possibili le impostazioni del diaframma, esposizione etc.
Le prolunghe a tubo funzionano meglio con lenti di lunghezza focale corta o media.ù
Utilizzando i filtri ravvicinati
Se invece vogliamo utilizzare i filtri per la nostra fotografia macro? I filtri ravvicinati non sono altro che semplici filtri che si avvitano davanti l’obiettivo, di solito sono venduti in gruppi da 4 e hanno una sola funzione, accorciare la distanza minima di messa a fuoco dell’obiettivo. Funzionano praticamente come una lente di ingrandimento semplice, utilizzano il vetro curvo per modificare la luce in modo che gli oggetti riflessi sembrino più grandi.
Di solito l’utilizzo dei filtri però produce foto macro più morbide con meno dettagli finali, e se il filtro è di qualità scadente possono verificarsi anche problemi di colore indesiderati come le aberrazioni cromatiche.
Secondo noi non è la migliore soluzione, anzi, è una delle ultime, ma riconosciamo che la facilità di avvitare un filtro per ottenere un risultato differente nelle nostre foto è molto interessante, per questo magari ne possiamo consigliare l’acquisto una volta in modo da tenerle sempre dietro e utilizzarle solo quando strettamente necessarie e abbiamo voglia di ottenere effetti più creativi.
Utilizzando degli obiettivi Macro
Finalmente siamo arrivati alla soluzione più logica, se vuoi fare foto macro devi avere un obiettivo macro reale, non c’è nulla da fare.
La differenza tra queste lenti specializzate e altri obiettivi è la loro capacità di mettere a fuoco dall’infinito ad un fattore di ingrandimento 1:1 alla loro messa a fuoco più vicina. In poche parole l’immagine viene riprodotta a grandezza naturale sul sensore della lente.
Il fattore di ingrandimento degli obiettivi macro varia a seconda della lente, esistono anche obiettivi con un rapporto d’ingrandimento 5:1, quindi capaci di produrre un ‘immagine cinque volte più grande della dimensione naturale del soggetto.
I veri obiettivi macro sono lenti a campi piatto, ovvero non hanno la curvatura del campo o distorsione ai bordi dell’immagine, questo fattore è molto importante visto che l’oggetto molto piccolo una volta ingrandito occuperà l’intera immagine, se ci fosse una distorsione la foto risulterebbe interamente compromessa.
La maggior parte degli obiettivi macro commerciali sono a lunghezza focale fissa, quindi in fase di acquisto è meglio decidere subito qual è quella che fa al caso nostro. Una lunghezza più corta di 50/60mm funziona bene con soggetti inanimati come piante e fiori ma già se vogliamo utilizzare le foto macro per soggetti a cui non possiamo avvicinarci più di tanto come insetti e animali vari ci servirà una lunghezza almeno di 100mm.
Vogliamo ricordare una cosa, gli obiettivi macro non vengono utilizzati solamente per ingrandire le foto o i piccoli dettagli, ma molti fotografi hanno iniziato ad utilizzare queste tipo di lenti anche per i ritratti. Vista la loro tecnologia avanzata di messa a fuoco, riduzione delle vibrazioni e gestione della luce le immagini riprodotte sono incredibilmente nitide.
Certo non sono obiettivi economici, quindi se non sei ancora deciso di questo campo ti consigliamo di iniziare con le due tecniche descritte sopra, ma se desideri catturare soggetti piccoli nel miglior modo possibile ti consigliamo di acquistare il migliore obiettivo macro possibile.
Cos’è il rapporto d’ingrandimento?
Nella fotografia macro, l’elemento cruciale è la capacità di ingrandire il soggetto. Tale capacità, specificata nelle caratteristiche tecniche dell’obiettivo, si confronta con le dimensioni reali del soggetto per derivare un valore denominato fattore di ingrandimento o magnificazione. Ad esempio, se si fotografa un bambino alto un metro e l’immagine proiettata sul sensore misura 1 cm, l’ingrandimento risultante è di 1:100. Un ingrandimento di 1:1 indica che il soggetto è riprodotto a grandezza naturale sulla fotocamera, come nel caso di una moneta di un centimetro proiettata sul sensore con le stesse dimensioni. Gli obiettivi macro di qualità offrono ingrandimenti di 1:1, con alcuni modelli che raggiungono magnificazioni fino a 5:1, ovvero cinque volte la grandezza naturale.
Ultimi consigli
Tra gli accessori più importanti troviamo il treppiedi e il telecomando per lo scatto remoto, mantenere la fotocamera stabile è il fondamento essenziale per la fotografia macro, meno contatto abbiamo con la fotocamera migliore sarà il risultato finale.
Ma il suggerimento migliore risulta sempre il solito, scatta scatta scatta, prova ogni giorno decine e decine di foto, la pratica rende perfetti c’è poco da fare! Come ogni tecnica fotografica solamente sbattendo la testa e provando giorno dopo giorno si arriverà a risultati concreti ed accettabili.
Inizia a fotografare qualsiasi soggetto che ti trovi davanti, dai piccoli oggetti sui mobili alle piante che trovi sotto casa alle verdure nel frigo. La bellezza della fotografia macro è che puoi sperimentarla praticamente ovunque!
Se hai dei scatti promettenti che ti piacciono tanto prova ad inviarli alla sezione Macro di National Geographic, potresti vedere la tua foto pubblicata!
La macro fotografia è una branca stupenda di questo mondo, l’hai mai provata? Quali sono i consigli che vuoi dare ai nostri lettori?
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In occasione della mostra “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”, aperta il 3 marzo e visitabile fino al 26 giugno, Camera Centro Italiano per la Fotografia presenta un nuovo programma di laboratori di sperimentazione e creazione di immagini per bambini, adolescenti e adulti.