Livio Bargagli-Stoffi, fotografo professionista e titolare dello studio “Livio Fotografie”, incarna la passione e la dedizione per l’arte della fotografia, maturata fin da giovane e consolidata attraverso un percorso formativo e lavorativo ricco di esperienze significative. Specializzato in fotografie di matrimonio, ritratti di neonati e bambini, e reportage per eventi aziendali e privati, Livio è conosciuto per la sua capacità di catturare momenti unici con autenticità e sensibilità. Dopo aver intrapreso un cammino formativo che lo ha portato a studiare presso lo IED di Milano, uno dei centri più prestigiosi per il design e la fotografia, ha sviluppato una visione artistica unica, combinando tecnica e creatività.
Nonostante l’amore per la sua terra natale in Toscana, Livio ha accettato la sfida di Milano, un’esperienza formativa che, seppur impegnativa, ha contribuito a forgiare il suo stile personale e professionale. Il suo lavoro spazia tra diverse tipologie di servizi, dalla delicatezza dei ritratti di neonati, dove si distingue per la sua particolare attenzione ai dettagli, fino agli scatti di matrimonio, dove riesce a immortalare le emozioni più autentiche e spontanee.
Livio è anche un amante della fotografia analogica, una passione che coltiva accanto al suo lavoro con le moderne attrezzature digitali. Tuttavia, il suo studio di Pisa è attrezzato con le tecnologie più avanzate, garantendo sempre la massima qualità nei servizi offerti. Il suo approccio alla fotografia è quello di un eterno studente, sempre alla ricerca di nuove tecniche e opportunità di crescita, frequentando corsi di aggiornamento con esperti del settore.
Chi sei? Presentati ai lettori di Fotografia Moderna!
Mi chiamo Livio Bargagli-Stoffi, e ho realizzato il mio sogno nel cuore della Toscana: gestisco Liviofotografie, uno studio fotografico a Pisa, dove la passione per l’arte visiva si fonde con l’emozione dei momenti più preziosi della vita. Qui, ogni fotografia è una storia che merita di essere raccontata, ogni scatto è una finestra aperta su emozioni autentiche, destinate a durare nel tempo.
Nel mio studio racconto storie uniche: l’amore che unisce i futuri sposi, i legami profondi delle famiglie, la bellezza intima e fugace dei primi giorni di vita dei neonati. Attraverso i miei servizi fotografici – matrimoni, ritratti familiari, maternità e newborn – cerco sempre di catturare la vera essenza delle persone e dei loro legami. Ogni immagine è pensata per custodire i momenti più significativi e le emozioni che li accompagnano, trasformandoli in ricordi preziosi che accompagneranno chi li vive per sempre.
Quando è iniziata la passione per la fotografia?
Il mio viaggio nella fotografia è iniziato a 14 anni, quando, dopo la mia prima comunione, la curiosità mi spinse a confrontarmi con la passione di mio padre. Pur avendo un lavoro completamente diverso, lui è un amante raffinato della fotografia con un occhio speciale e possedeva una vecchia fotocamera Exacta con molte ottiche. Quell’attrezzatura, per me ancora misteriosa, mi ha aperto un mondo. Lui, d’altra parte, scattava con una Nikon F2 all’avanguardia per l’epoca, intoccabile e costosissima.
Da subito, sono stato affascinato dalle tecniche della fotografia: capire come ottenere un’esposizione corretta, sperimentare la profondità di campo, e cercare di creare quello sfuocato che rendeva i soggetti in primo piano così distinti.
Le limitazioni delle macchine a ottica galileiana che usavo, adatte alla mia età, non facevano che alimentare la mia determinazione. Quei primi tentativi non erano perfetti – anzi facevano proprio schifo – ma rappresentavano l’inizio di una passione che, anno dopo anno, si sarebbe trasformata in una professione.
Quanto è difficile per un fotografo entrare nel settore dei matrimoni?
Nel settore della fotografia di matrimonio, estremamente competitivo, ho scelto di dedicarmi solo parzialmente. Nonostante riconosca la bellezza e l’importanza e il divertimento di raccontare uno dei giorni più speciali nella vita di una coppia, non è il fulcro del mio lavoro. I matrimoni richiedono un’attenzione estrema a ogni dettaglio, un approccio rapido e creativo, ma trovo maggior soddisfazione in altri tipi di servizi, come quelli dedicati alle famiglie o alle donne in dolce attesa.
In questi contesti, posso lavorare con un ritmo più lento e concentrarmi su aspetti più intimi e personali.
Pensi sia una nicchia ristretta o abbastanza accessibile? Consiglieresti ad un neo fotografo di seguire la fotografia di matrimoni?
Penso che la fotografia di matrimonio sia accessibile a chi sa scattare con rapidità e gusto, ma non è adatta ai principianti. Iniziare con i matrimoni di amici può sembrare una buona idea, ma rischia di compromettere sia i ricordi delle persone che la propria reputazione.
Al contrario, credo che il miglior modo per imparare sia affiancare un fotografo esperto, iniziando come assistente e acquisendo tanta esperienza sul campo.
Tuttavia, da professionista, devo ammettere che accettare assistenti può essere complesso: durante un servizio, la mia priorità è creare immagini di qualità, e chi mi assiste deve essere discreto e utile, e non posso perdermi in spiegazioni, o dire dove andare e cosa fare.
Il tuo lavoro più difficile?
Uno degli aspetti più difficili del mio lavoro sono i servizi fotografici per persone malate terminali. Questi incarichi, emotivamente intensi, richiedono sensibilità e rispetto.
Ogni scatto è un gesto di grande responsabilità, poiché diventa un ricordo per chi rimane. Spesso si tratta di figli che desiderano conservare un’immagine dei loro genitori nei loro ultimi momenti. O genitori che si apprestano a salutare i propri figli appena bambini.
Sono lavori che segnano profondamente, in cui la fotografia diventa un mezzo per preservare l’amore e la memoria in una forma tangibile.
Come vedi la vita, a colori o in bianco e nero?
La mia fotografia, così come la mia vita, è profondamente legata al bianco e nero. Sin da bambino, non amavo colorare i disegni, perché ritenevo che i colori peggiorassero l’opera. Questo mio modo di vedere il mondo si è naturalmente trasposto nella fotografia. Oggi molti clienti apprezzano il bianco e nero quando vedono il risultato, sebbene alcuni siano ancora legati all’idea che la fotografia debba essere a colori. Per me, invece, il bianco e nero è l’essenza della fotografia: distilla luce, ombra e forma, riducendo il superfluo e lasciando emergere l’essenza della scena. Se potessi, scatterei tutte le mie foto con un banco ottico 20×25 e le stamperei a contatto. Amo l’approccio lento e meditativo che questo strumento richiede, ma nel lavoro commerciale non sempre è praticabile.
Mi accontento di impostare la mia fotocamera con la preview in bianco e nero per concentrarmi su esposizione e composizione, restando fedele alla mia visione artistica. Per me, il bianco e nero è un linguaggio universale che permette di esprimere la purezza delle emozioni e la verità dei momenti.
In fondo, Liviofotografie non è solo un luogo dove si scattano immagini: è un luogo dove le storie prendono vita, in bianco e nero o a colori, per diventare ricordi che tornano a casa con i clienti.
Per scoprire i lavori di Livio Bargagli Stoffi:
- Sito ufficiale: liviofotografie.it
- Profilo Instagram: @liviofotografie
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