Paura dei dazi di Trump: boom di acquisti di iPhone negli Apple Store USA
Negli Stati Uniti cresce il timore che i nuovi dazi doganali possano far esplodere i prezzi degli iPhone. E i consumatori corrono ai ripari.
Negli ultimi giorni, gli Apple Store americani sono stati presi d’assalto da clienti preoccupati per i potenziali aumenti di prezzo degli iPhone. Secondo un report pubblicato da Bloomberg, si è assistito a un’ondata di acquisti “in preda al panico”, spinta dall’annuncio delle nuove tariffe commerciali volute dal presidente Donald Trump.
Corsa all’acquisto negli Apple Store
Diversi dipendenti Apple hanno confermato l’anomalo afflusso di clienti durante il weekend, paragonando l’atmosfera a quella tipica del periodo natalizio, pur senza le classiche file chilometriche dei day one. Il motivo? La paura che i prezzi degli iPhone possano aumentare da un momento all’altro.
“Quasi tutti i clienti mi chiedevano se i prezzi sarebbero saliti presto”, racconta un dipendente a Bloomberg. E sebbene Apple non abbia ancora dato istruzioni ufficiali ai negozi su come gestire la situazione, l’ansia degli utenti si è trasformata in acquisti compulsivi, con vendite ben più alte rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.
Cosa c’entrano i dazi con gli iPhone?
La produzione degli iPhone avviene in gran parte in Cina, e le nuove regole annunciate da Trump impongono dazi fino al 54% su determinati beni importati. Questo significa che Apple potrebbe trovarsi costretta ad aumentare i prezzi per non subire perdite sui margini di profitto.
Secondo le stime di Rosenblatt Securities, se Apple dovesse scaricare l’intero costo del dazio sui clienti, i rincari sarebbero significativi. Basti pensare che:
- L’iPhone 16 base, oggi venduto a 799 dollari (circa 735 €), potrebbe arrivare a 1.142 dollari (oltre 1.050 €)
- L’iPhone 16 Pro Max, attualmente a 1.599 dollari (circa 1.470 €), potrebbe salire fino a 2.300 dollari (circa 2.115 €)
Un aumento del genere cambierebbe radicalmente il posizionamento di mercato di Apple, con ricadute su tutta la fascia premium della telefonia mobile.
Apple ha già preparato contromosse?
Secondo Mark Gurman, noto analista di Bloomberg, Apple avrebbe aumentato le scorte di iPhone già importati negli Stati Uniti. In questo modo, i dispositivi già presenti sul territorio non sarebbero soggetti ai dazi e potrebbero essere venduti a prezzo invariato.
Una strategia temporanea che consentirebbe ad Apple di ritardare gli aumenti almeno fino al lancio del prossimo iPhone a settembre. Tuttavia, l’azienda dovrà muoversi con cautela: se l’aumento dei prezzi dovesse coincidere con il debutto del nuovo modello, rischierebbe di oscurarne le novità e penalizzarne la ricezione da parte del pubblico.
E in Europa cosa succederà?
Al momento, i dazi non colpiscono direttamente il mercato europeo, come abbiamo visto recentemente per gli aumenti di Blackmagic, ma resta l’incognita su come Apple deciderà di riequilibrare i propri listini globali. Se i prezzi aumenteranno in USA, è plausibile che anche in Europa si registreranno ritocchi verso l’alto per mantenere la coerenza di mercato.
E tu, cosa faresti se un iPhone aumentasse di 500 o 700 euro da un mese all’altro? Correresti a comprarlo subito o aspetteresti? Parliamone nei commenti.