Quante volte vi è capitato di scattare delle fotografie, tornare a casa e scoprire che in realtà il risultato è una foto mossa? Centinaia e centinaia, ma tranquilli è normale, basta seguire pochi consigli per non ripetere più gli stessi errori!
La luce! Il sacro graal della fotografia, lo stesso elemento che permette di creare questa magia è anche lo stesso che può rovinarla. Di solito infatti i problemi di fotografie mosse si verificano sopratutto quando la luminosità è abbastanza scarsa e la fotocamera deve tenere il suo otturatore aperto più del solito per riuscire a catturare più luce. Cosa prova questo? Che tenendo il diaframma aperto per un determinato periodo di tempo, il sensore tiene in memoria tutto quello a cui è esposto, e se in quel frangente c’è un minimo movimento, ecco che si verifica l’odioso effetto mosso.
Situazioni del genere capitano quando ci troviamo a fotografare al buio, nelle ore serali e notturne, nei locali, all’interno dei musei, concerti e spettacoli teatrali. Insomma dove la quantità di luce non è sufficiente e bisogna allungare i tempi di scatto.
Le cause perché si verificano le foto mosse sono semplici:
- Il soggetto fotografato si muove
- La fotocamera si muove
- Presenza di luci e movimenti improvvisi
In questi casi l’effetto della fotografia mossa è praticamente assicurato, il sensore memorizza il soggetto A in una determinata posizione, ma allo stesso tempo dopo pochi secondi quel soggetto A si sposta poco più a sinistra. Il sensore non riesce a codificare il tutto e lo rappresenta in movimento.
Ma esistono determinate tecniche per superare questo problema comune a chi scatta fotografie, vediamo quali sono.
ATTENZIONE: Da non confondere il mosso con lo sfocato, la tecnica per ottenere fotografie sfocate è ben diversa. La messa a fuoco è molto importante se si vogliono ottenere ottimi scatti nitidi, altrimenti possiamo utilizzare tecniche come l’effetto bokeh o applicazioni che permettono di sfocare lo sfondo.
Le diverse soluzioni
Alla fine tutte le diverse soluzioni convergono sullo stesso punto, quello di tenere la macchina fotografica ferma immobile e riuscire a scattare in tranquillità.
Utilizzando attrezzatura fotografica
- Utilizzare un cavalletto: Questa è la soluzione per eccellenza, scattare a mano libera è sempre molto complicato quando i tempi sono lunghi, basta un minimo movimento per mandare all’aria il nostro scatto. Per questo è stato inventato il cavalletto, uno strumento stabile, con 3 piedi, che permette alla fotocamera di rimanere immobile in quasi tutte le situazioni. Grazie a quest’attrezzatura possiamo permetterci di utilizzare tempi lunghi in condizioni di poca luminosità. Se ancora non ne possiedi uno guarda la nostra classifica dei cavalletti.
- Utilizzare il monopiede: Sicuramente più difficile da utilizzare del treppiedi classico, ma una volta scoperto come utilizzare il monopiede utilizzarlo sarà semplicissimo. A suo vantaggio ha un peso minore ma sopratutto una versatilità che il cavalletto non può avere. Può essere utilizzato davvero in qualsiasi condizione. Infatti tra i migliori monopiedi che troviamo sul mercato possiamo verificare come siano più immediati e semplici da utilizzare
- Telecomando a distanza: Potete utilizzare tutti i supporti che volete, ma se non utilizzate un radiotelecomando a distanza tutti i vostri sforzi saranno inutili. Il micromosso odioso può verificarsi anche quando la vostra macchina fotografica si trova sul cavalletto e voi spingete il pulsante di scatto. Esatto, non ve ne accorgete ma in quel momento state esercitando una pressione che molto probabilmente sposterà la fotocamera di qualche millimetro, compromettendo la sua stabilità.
Consigli per scatti a mano libera
Esatto, abbiamo dei consigli anche per questi casi, per quando ci troviamo a fotografare senza la nostra attrezzatura fotografica dietro.
- Trovare sempre un punto dove appoggiare la macchina fotografica, come un muretto, una sedia o un tavolino. Tenendo la fotocamera stabile su questo supporto riusciamo a mantenere una stabilità maggiore a discapito di inquadrature “forzate”. Logicamente avendo una superficie piana sotto non riusciremo a dar sfogo alla nostra creatività con le inquadrature.
- In mancanza di superfici piane appoggiamo la nostra schiena. Tenendo la schiena ben dritta con la giusta posizione per scattare riusciamo a tenere sotto controllo i nostri movimenti improvvisi mantenendo una maggiore stabilità.
- Per i più esperti consigliamo una buona respirazione. Come consigliamo nel nostro libro per chi vuole iniziare a fotografare, la tecnica del cecchino è una semplice respirazione che permette di rallentare i nostri battiti e mantenere il controllo pieno dei nostri movimenti.
- Abbracciarsi ad un supporto stabile, come un lampione per esempio. Se ci troviamo durante una manifestazione, o comunque siamo in strada e vogliamo fare un po’ di Street Photography alla Alex Webb riuscire a tenere un punto d’appoggio è molto importante.
Con la post-produzione
Esistono software che sono stati creati e progettati appositamente per migliorare le foto mosse, uno di questi, forse il mio preferito, è Sharpen AI della Topaz Labs. Un software semplice che con un clic ti permette di eliminare l’effetto mosso o sfocato involontario nelle foto. Ne ho parlato nella recensione di Sharpen AI se ti interessa, ho anche un codice sconto del 15% inserendo il coupon: FRIEND15 nel pulsante qui sotto.
Conclusioni
Questi sono i nostri consigli semplici ma efficaci per riuscire a fotografare senza ottenere foto mosse grazie all’utilizzo di attrezzatura fotografica o a mano libera. Voi avete dei consigli da darci? Lasciateli nei commenti!